Tutti i colori dell'acqua (2014)
Mercoledì 16 aprile 2014, alle ore 16.30, sarà inaugurata la mostra Tutti i colori dell'acqua.
Il pubblico potrà inoltre ammirare la “personale” dello scultore Francesco Acca, intitolata I volti delle pietre di mare, e la "personale" del pittore Lanfranco Finocchioli, intitolata Sognando Itaca.
Il 16 aprile, nell'Aula Magna, saranno consegnati i premi del 3° Concorso FijlkamArte (i precedenti risalgono al 2008 e 2012).
La mostra gode del patrocinio morale del CONI e dell'Assessorato qualità della vita, sport e benessere di Roma Capitale.
Programma: | |
ore 16:30 | Presentazione della mostra (Aula Magna) con proiezioni. Conduce Vanni Lòriga |
Saluto del Presidente della FIJLKAM, Domenico Falcone, e dell'Assessore alle Politiche Culturali nonché Vicepresidente del X Municipio, Sandro Lorenzatti | |
ore 16:45 | La poesia dell'acqua |
Corrado Calabrò e Andrea Rizzoli leggono poesie sull'acqua (con accompagnamento alla chitarra del Maestro Alberto Cerallo) Livio Toschi legge aforismi di Lao Tzu, Sun Tzu e Gunji Koizumi sull’acqua e sulle arti marziali |
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ore 17:15 | Consegna agli artisti dei premi FijlkamArte 2014 |
ore 17:30 | Inaugurazione della mostra Tutti i colori dell'acqua |
ore 18:00 | Visita della Hall of Fame e del PalaPellicone |
ore 18:30 | Brindisi |
Invito.pdf
Locandina.pdf
Catalogo.pdf
L'acqua è intimamente legata alle arti marziali "morbide" (neijia). Ha affermato, infatti, il Maestro di Judo Gunji Koizumi:
Il Judo ha la natura dell'acqua.
Eccola, turbinante nelle cascate del Niagara,
calma nella superficie di un lago, minacciosa in un torrente
o dissetante in una fresca sorgente scoperta un giorno d'estate.
Questo è il principio del Judo.
Ma già il generale e stratega cinese Sun Tzu - VI secolo a.C. - aveva scritto nel Bingfa (L'arte della guerra):
La massima abilità nel disporre le truppe sta nel non dare forma certa.
La disposizione delle truppe deve somigliare all’acqua.
Come l’acqua, nel suo movimento, scende dall’alto e si raccoglie in basso,
così le truppe devono evitare i punti di forza e concentrarsi sui vuoti.
Come l’acqua regola il suo scorrere in base al terreno,
così l’esercito deve costruire la vittoria adattandosi al nemico.
Gli eserciti non hanno equilibri di forze costanti,
così come l’acqua non ha forma costante.